L'America degli estremi romanzo da scaricare in pdf

Alberto Moravia, scrittore italiano, è nato a Roma nel 1907 ed è morto il 26 settembre 1990 nella città di Roma, dove ha vissuto gran parte della sua vita. Considerato uno dei più famosi scrittori italiani del Novecento, scrive in italiano e parla inglese e francese, è nato in una ricca famiglia borghese. Suo padre ebreo, Carlo, era pittore e ingegnere, e sua madre cattolica, Teresa Legiana. Alberto non terminò gli studi perché contrasse la tubercolosi, che lo tenne a letto per cinque anni, che gli fece amare la lettura. Nel 1929 Moravian scrisse il suo primo libro, Gli Indifferenti, e poi iniziò la sua carriera di scrittore nella rivista 900, dove scrisse i suoi primi racconti.Le opere letterarie morave si distinguevano per brillantezza e realismo, mentre penetravano nelle profondità del anima umana Moravia ha attaccato la corruzione morale in Italia. La maggior parte delle sue opere sono state tradotte in diverse lingue internazionali e molti dei suoi romanzi sono stati trasformati in film.

L'America degli estremi romanzo pdf letto e scaricato da Alberto Moravia

Alberto Moravia sogna l'America fin da bambino. Come inviato va negli Stati Uniti nel 1935-1936, nel 1955 dopo numerosi rifiuti del visto, nel 1968 e nel 1969, e firma articoli lucidi e lungimiranti che attraversano l'America nello spazio, dall'East alla West Coast, ma soprattutto nel tempo, scavando nella memoria collettiva e nei suoi lasciti irrinunciabili. Ogni volta l'America gli appare il paese del futuro e delle insanabili contraddizioni: la definisce la terra degli estremi, tra la ricchezza e la miseria, la libertà e le sue distorsioni, molto più evidenti che nel vecchio continente. Questo libro, grazie a documenti dispersi e ritrovati, a mappe e diari di viaggio che ricostruiscono gli spostamenti dell'autore, raccoglie gran parte degli scritti e un inedito: un reportage postumo che offre uno spaccato di oltre trent'anni e di indubbia attualità. Nell'America rooseveltiana e post maccartista, in quella della rivolta sessantottesca e della conquista spaziale, Moravia viaggia, ragiona sull'uomo della modernità e sulle merci, sui conflitti razziali e sull'avvento di una tecnocrazia preoccupante già alla fine degli anni sessanta. Ammira e insieme condanna la realtà statunitense, sempre all'avanguardia e sempre reazionaria. In un momento storico in cui il razzismo e gli scontri politici si riaccendono e il ruolo degli Stati Uniti come modello culturale è messo in discussione a livello mondiale, le parole di Moravia mostrano tutta la loro potenza rivelatrice e tutto l'acume di un intellettuale libero da pregiudizi.